Domande frequenti

Conosciuta anche come soft laser, la laserterapia è una forma di fototerapia utilizzata per stimolare la riparazione dei tessuti e gestire il dolore. Il laser utilizza la luce rossa e infrarossa focalizzata per stimolare i tessuti in corrispondenza e al di sotto della superficie della pelle dell’animale. L’effetto biochimico della luce erogata a bassi livelli aumenta la produzione di energia cellulare, favorendo la rigenerazione cellulare, la produzione di collagene per la riparazione dei tessuti e la dilatazione e sintesi vascolare per una migliore circolazione. La luce del laser a basso livello favorisce anche la produzione di antidolorifici naturali da parte dell’organismo.

Il primo laser a basso livello fu sviluppato nel 1960. I primi test hanno dimostrato un aumento della velocità e del successo complessivo del processo di guarigione. Gli studi clinici condotti negli anni ’70 hanno dimostrato che il laser a basso livello, inizialmente utilizzato per la guarigione delle ferite, ha applicazioni terapeutiche molto più ampie di quanto si pensasse. Negli anni ’90 sono state inventate versioni più potenti ed efficaci del laser a basso livello che ne hanno promosso la diffusione nel campo della riabilitazione.

Se il tuo animale domestico ha subito una lesione, è stato sottoposto a un intervento chirurgico ortopedico o soffre di artrite o di altre condizioni dolorose, potrebbe essere nella condizione di beneficiare della terapia con laser a basso livello. Oltre ad accelerare il processo di guarigione, il laser a basso livello influisce anche sulla qualità complessiva del tessuto riparato. Le lesioni muscolari, tendinee e legamentose richiedono una maggiore produzione di collagene per una guarigione efficace e il laser a basso livello stimola questa funzione. La luce è inoltre in grado di aumentare la crescita e la dilatazione dei vasi sanguigni, migliorando la circolazione negli animali impossibilitati a muoversi normalmente. Gli animali domestici che provano dolore a causa della loro patologia possono trovare sollievo grazie ai trattamenti di laserterapia. L’effetto biochimico del laser a basso livello aumenta la produzione di endorfine nel corpo. La terapia laser a basso livello è un ottimo modo per trattare la causa del dolore, riducendo così la probabilità che l’animale abbia bisogno di assumere farmaci antidolorifici.

Il laser a basso livello può essere utilizzato per trattare moltissime condizioni, ma nell’ambito della riabilitazione viene impiegato soprattutto per lesioni muscolo-scheletriche, lesioni dei tessuti molli (distorsioni e stiramenti) e artrite. Inoltre, aiuta a sciogliere le tensioni muscolari, a stimolare la rigenerazione dei nervi, a ridurre le infiammazioni e a favorire il sollievo dal dolore.

  • Dolore artritico
  • Dolore all’anca
  • Dolore muscoloscheletrico
  • Dolore miofasciale
  • Stress
  • Dolore
  • Contusioni
  • Edema
  • Ematomi
  • Lesioni
  • Lesioni e indolenzimento di tendini e legamenti
  • Lesioni traumatiche e da usura
  • Tessuto cicatriziale
  • Ulcere e altre ferite persistenti non cicatrizzabili
  • Steccature
  • Strappi
  • Dolori alla schiena
  • Lesioni alla caviglia e al garretto
  • Lesioni allo sterno
  • Microframmenti dell’osso

Patologie dello zoccolo: ascessi, speroni ossei, infiammazioni, sindrome navicolare, ringbone e laminite.

Stati infiammatori: otite acuta o cronica (problemi all’orecchio), infiammazione della ghiandola anale, piorrea alveolare, gengivite, hot spot, granulomi da leccamento, cistite idiopatica (infiammazione della vescica), sinusite, rinite (problemi nasali)

Poiché la laserterapia ha effetto cumulativo, per ottenere risultati ottimali i trattamenti vanno eseguiti con la frequenza raccomandata dal veterinario. La laserterapia è spesso consigliata in combinazione con altri trattamenti per ottimizzare i risultati. Può essere impiegata come terapia primaria o complementare.

La laserterapia è molto sicura se somministrata correttamente. Per garantire che la laserterapia venga prescritta solo nei casi in cui risulta appropriata, viene prima effettuato un esame da parte di un veterinario. Egli stesso fornirà le specifiche per effettuare la terapia del laser. Sebbene il termine “laser” possa evocare immagini della versione ad alta potenza talvolta utilizzata in ambito chirurgico, i laser terapeutici non hanno proprietà di incisione o taglio. A seconda del tipo di laser prescritto, l’animale può indossare degli occhiali per proteggere gli occhi durante il trattamento. I trattamenti sono rapidi, non invasivi e indolore. Molti animali domestici si rilassano e addirittura si addormentano durante il trattamento.

Non è necessario un periodo di “wash out” per eseguire la laserterapia durante l’uso di FANS. È stato dimostrato che l’uso di FANS può ridurre l’effetto del laser. Tuttavia, tale riduzione non risulta clinicamente rilevante.

Sì, la laserterapia viene spesso combinata con altri tipi di farmaci e modalità di trattamento. Poiché il laser allevia il dolore e migliora la circolazione sanguigna, il veterinario può scegliere di utilizzarlo in combinazione con altre forme di terapia per aumentarne i benefici. In generale, la laserterapia si integra bene con piani di trattamento basati su approcci di medicina veterinaria tradizionale o alternativa. Se il tuo animale da compagnia viene trattato con la laserterapia da un operatore diverso dal tuo veterinario abituale, è indispensabile che entrambi i soggetti siano aggiornati sul trattamento in corso, al fine di fornire cure coordinate, consentendo una valutazione adeguata del trattamento e riducendo al minimo eventuali complicazioni o interferenze evitabili. I nostri veterinari hanno ricevuto un’ottima formazione e sanno applicare con competenza diversi trattamenti per la riabilitazione, tra cui la laserterapia. Collaborando con il tuo veterinario di riferimento, sapranno coordinare in modo appropriato tutte le cure.

I campi magnetici svolgono un ruolo fondamentale nella vita biologica. Un campo magnetico si crea quando un conduttore è attraversato da corrente elettrica. I campi magnetici disposti attorno a singoli conduttori si sommano all’interno di una spirale producendo un addensamento di linee di forza magnetica. Se la corrente prodotta in questo modo scorre a impulsi, si crea un campo magnetico pulsato. In termini bioenergetici e chimici di un organismo, il concetto essenziale di magnetismo non è la carica magnetica ma il dipolo carico di energia circondato da un campo magnetico: la sua trasformazione e lo sfruttamento per la produzione di energia nell’organismo hanno infatti grande importanza. L’effetto più importante della terapia con campi elettromagnetici pulsati (CEM) si riscontra sulla transmembrana cellulare (TMP). È noto che le cellule danneggiate o malate presentano un TMP anormalmente basso, fino all’80% in meno rispetto alle cellule sane. Ciò indica un metabolismo ridotto, un’alterazione dell’attività della pompa elettrogena sodio-potassio (Na-K) e quindi una ridotta produzione di ATP. In poche parole, il TMP è proporzionale all’attività della pompa Na-K e quindi alla velocità di guarigione. Le cellule sane presentano tensioni di TMP comprese tra 70 e 100 millivolt. A causa dello stress costante della vita moderna e dell’ambiente tossico, la tensione delle cellule tende a diminuire con l’invecchiamento o a causa di una malattia. Quando la tensione si abbassa, la cellula non è più in grado di mantenere un ambiente sano. Se la carica elettrica di una cellula scende a 50, il paziente può soffrire di stanchezza cronica. La terapia elettromagnetica con Maxi ? rappresenta una soluzione efficace per migliorare il tasso di guarigione per mezzo di un aumento del TMP cellulare.

In generale, i diodi laser possono essere a onda continua o pulsata. I diodi a onda continua (CW) emettono energia laser in modo continuo, da cui il nome. I diodi pulsati invece emettono un impulso di radiazione con un’elevata ampiezza (intensità) e una durata in genere estremamente breve: 100-200 nanosecondi. I laser a onda continua producono un livello fisso di potenza durante l’emissione. Pur non avendo l’elevata potenza di picco di un “vero” o “super” laser pulsato, la maggior parte dei laser a onda continua può essere fatta lampeggiare un certo numero di volte al secondo per simulare ritmi simili a quelli degli impulsi, interrompendo rapidamente il flusso di luce come quando si spegne e si accende un interruttore. I laser veri o super pulsati, come suggerito dai loro nomi, producono un breve impulso di luce ad alta potenza. È il livello di alta potenza raggiunto durante ogni impulso che spinge l’energia luminosa verso il tessuto bersaglio. Anche se l’impulso raggiunge un picco di potenza elevato, gli impulsi hanno durata talmente breve da non causare alcun effetto termico deleterio nei tessuti. Pertanto, la potenza di picco di un laser vero o super pulsato è piuttosto elevata rispetto alla potenza media dell’impulso. Utilizzare laser veri o super pulsati consente di indirizzare più efficacemente l’energia luminosa nei tessuti. Le tecnologie laser ed elettroniche necessarie per utilizzare i diodi pulsati sono più avanzate e i diodi stessi sono più costosi dei diodi a onda continua. Per questo motivo, oltre il 90% dei laser terapeutici presenti sul mercato nordamericano è costituito da laser a onda continua a bassa potenza. Alcuni di questi laser forniscono una potenza letteralmente pari a quella di un puntatore laser economico del costo di circa 30 dollari.

Esistono oltre 120 studi positivi “double-blind” che confermano gli effetti clinici della tecnologia laser. Sono stati pubblicati oltre 300 rapporti di ricerca. Solo per l’odontoiatria esistono oltre 300 studi. Oltre il 90% di questi studi verifica il valore clinico dell’uso della tecnologia laser. Una revisione dei risultati negativi mostra che il fattore più significativo è rappresentato dal basso dosaggio. Per dosaggio si intende l’energia luminosa fornita ad una determinata area unitaria durante il trattamento. L’energia è misurata in joule e l’area in cm2. Supponendo che la potenza del laser rimanga costante durante il trattamento, l’energia della luce sarà pari alla potenza in watt moltiplicata per il tempo in secondi durante il quale la luce viene emessa. Pertanto, un laser con una potenza maggiore (watt) può fornire la stessa quantità di energia (joule) in un tempo minore. Un laser pulsato con una maggiore potenza media (watt) può erogare la stessa quantità di energia (joule) in meno tempo e su tessuti bersaglio più profondi rispetto a un laser a onda continua .